PROPOSTA DI LEGGE SULL'ENDOMETRIOSI

lunedì 15 dicembre 2014
Il Movimento 5 Stelle su iniziativa dei parlamentari Lorefice, Dall’Osso, Silvia Giordano, Baroni, Cecconi, Mantero, Grillo, Di Vitaha preparato una proposta di legge sull'endometriosi.
La proposta di legge prima di essere presentata al governo è stata pubblicata online; potete partecipare, suggerire, emendare, migliorare qui:
https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/edit_entry.php?id=113&lex_id=0
Se però non riuscite o non volete iscrivervi al sito, potete inoltrare le vostre proposte (solo se diverse da quelle già elencate nella proposta di legge) alla mail: lorefice_m@camera.it

"La proposta di legge in questione pone l’attenzione sull’endometriosi, una grave malattia invalidante della quale sono affette circa 3 milioni di donne in Italia, 14 milioni in Europa e ben 150 milioni nel mondo.
Scopo della legge è quello di migliorare la salute e le condizioni di vita attraverso la prevenzione, una più approfondita conoscenza della malattia e le attività di volontariato.
La legge prevede l’istituzione di un fondo nazionale per sostenere lo studio, la ricerca, la valutazione dell’incidenza dell’endometriosi sul territorio nazionale, l’istituzione dell’osservatorio nazionale, e determina la competenza per la gestione dello stesso.
Prevede altresì l’istituzione di un Registro nazionale dell’endometriosi per la raccolta e l’analisi dei dati clinici e sociali della patologia. Viene posto l’onere a carico delle Regioni di fornire al Ministero della Salute ogni sei mesi i dati relativi alla diffusione della patologia sul territorio.
Viene disposto che il Ministro della Salute deve promuovere campagne di sensibilizzazione e informazione sulla malattia e viene sostenuta la formazione e l’aggiornamento del personale medico, di assistenza e dei consultori familiari. Le donne affette da endometriosi otterrebbero il diritto al 30 per cento in più di assenza per malattia. Con questa pdl viene costituita una commissione nazionale che ha il compito di dettare le linee guida sulla patologia, e vengono dettati i criteri per la ripartizione dei fondi alla ricerca."

Ringraziamo i deputati per averci "concesso" di pubblicarla e per aver dato la possibilità alle donne di mandare le proposte direttamente a loro. 

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