Informazioni burocratiche
In questa sezione potrai trovare informazioni burocratiche riguardanti:
FARMACI
I farmaci quali estro-progestinici (pillola, anello, spirale) devono essere prescritti esclusivamente dallo specialista ginecologo su ricettario bianco; successivamente ci si reca dal proprio medico di base il quale compilerà la ricetta sul ricettario del SSN .
Diverso discorso per quanto riguarda gli analoghi del GnRh (enantone, decapeptyl) i quali necessitano di un modulo denominato “Piano terapeutico” di esclusiva competenza dello specialista ginecologo, viene rilasciato solo in un centro pubblico e sul modulo vengono indicati i tempi di assunzione, dosaggio e la posologia. In seconda istanza ci si reca dal proprio medico di base per la trascrizione su ricettario di SSN in cui è necessario che venga indicata la “nota 51″.
In precedenza, il dienogest, un progestinico utilizzato nel trattamento dell'endometriosi, era classificato in fascia C, rendendo il costo interamente a carico delle pazienti. Tuttavia, a partire da marzo 2024, l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha riclassificato alcune specialità medicinali contenenti dienogest nella fascia A del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questo significa che tali farmaci sono ora rimborsabili e accessibili alle pazienti con una semplice prescrizione medica.
FECONDAZIONE ASSISTITA
Per molte donne affette da endometriosi, soprattutto nei casi moderati e gravi (stadi III e IV), può presentarsi una difficoltà nel concepimento. L’endometriosi può infatti compromettere la funzionalità delle tube, alterare la qualità degli ovociti e influire negativamente sull’ambiente uterino. In questi casi, la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) può rappresentare una valida soluzione per realizzare il desiderio di maternità. La PMA viene presa in considerazione quando, nonostante i trattamenti medici o chirurgici per l’endometriosi e tentativi di concepimento naturale, la gravidanza non arriva. I centri specializzati valutano attentamente ogni caso, in base a: grado di endometriosi; età della donna; qualità e quantità degli ovociti; stato delle tube e dell’utero; eventuale presenza di altri fattori (maschili o ormonali). L’accesso alla PMA è consentito alle coppie eterosessuali, sposate o conviventi, che abbiano ricevuto una diagnosi documentata di infertilità. Il percorso prevede:
- Valutazione iniziale: visita ginecologica e colloquio con entrambi i partner in un centro pubblico o privato accreditato.
- Esami diagnostici: ormonali, ecografici e seminologici per determinare il piano terapeutico.
- Scelta della tecnica più adatta: si può iniziare da inseminazione intrauterina (IUI) nei casi più lievi, fino a tecniche di fecondazione in vitro (FIVET o ICSI) per le forme più avanzate.
Nei centri pubblici, i tempi di attesa possono essere lunghi. È consigliabile prenotare il primo colloquio con ampio anticipo. Dal 2024, alcune tecniche di PMA sono incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), con rimborsi fino a sei tentativi entro il 46° anno di età della donna. In caso di ricorso a tecniche eterologhe (donazione di ovociti o spermatozoi), il rimborso dipende dalla regione.
ESENZIONE
Dopo l’entrata in vigore dei nuovi LEA (marzo 2017) è previsto un codice di esenzione per l’endometriosi, lieve e moderata, vi rimandiamo a QUESTA pagina per l’approfondimento. L’esenzione prevista dai LEA non è da confondere con la più generica esenzione ticket: per ottenere il codice di ESENZIONE 063 (che è appunto specifico per l’ endometriosi) occorre essere in possesso della diagnosi di endometriosi, e questa deve attestare il grado della malattia, ovvero la sua stadiazione . Rientrano infatti nelle prestazioni LEA solo il III e il IV stadio. Per richiedere tale ESENZIONE per patologia cronica, occorre la certificazione di un ginecologo appartenente ad una struttura PUBBLICA. Con questa dichiarazione, sarà possibile recarsi presso la propria ASL per richiedere, appunto, il codice esenzione che dà diritto a:
– VISITA DI CONTROLLO necessaria al monitoraggio della malattia, delle complicanze più frequenti ed alla prevenzione degli ulteriori aggravamenti ogni 6 mesi(* NOTA) il prescrittore identifica la tipologia di visita richiesta ed il relativo codice tra quelli presenti nel nomenclatore della specialistica
– ECOGRAFIA DELL’ADDOME INFERIORE (Codice 88.75.1) Incluso: reni e surreni, ureteri, vescica, e pelvi femminile. Incluso eventuale integrazione colordoppler ogni 6 mesi. Non associabile a 88.74.1, 88.76.1, 88.79.5, 88.79.6
– ECOGRAFIA GINECOLOGICA (Codice 88.78.2) con sonda transvaginale o addominale ogni 6 mesi. Incluso: eventuale Ecocolordoppler. Non associabile a 88.75.1 e 88.76.1
OPPURE
– ECOGRAFIA TRANSRETTALE (Codice88.79.8). Incluso ecografia dell’addome inferiore ogni 6 mesi. Incluso eventuale integrazione colordoppler. Non associabile a 88.75.1 e 88.76.1
– CLISMA OPACO SEMPLICE CON MDC BARITATO O IDROSOLUBILE (Codice 87.65.1) oltre alle precedenti in caso di sospetta ostruzione intestinale.
ADOZIONE
Per intraprendere un percorso di adozione, sia nazionale che internazionale, è necessario soddisfare determinati requisiti stabiliti dalla normativa italiana vigente. Di seguito, una sintesi delle condizioni e delle procedure:
Requisiti per l'adozione:
- Stato civile e durata del matrimonio: I coniugi devono essere uniti in matrimonio da almeno tre anni. Se sposati da meno di tre anni, è necessario dimostrare una convivenza stabile e continuativa pre-matrimoniale che, sommata alla durata del matrimonio, raggiunga i tre anni. Non devono esserci procedimenti di separazione legale o di fatto in corso.
- Differenza di età tra adottanti e adottato: La differenza minima deve essere di 18 anni. La differenza massima è di 45 anni per uno dei coniugi e di 55 anni per l'altro. Questi limiti possono essere derogati in presenza di determinate condizioni, come l'adozione di fratelli o la presenza di un figlio minorenne nella famiglia.
- Idoneità genitoriale: I coniugi devono essere ritenuti idonei a educare, istruire e mantenere il minore. Questa valutazione viene effettuata dal Tribunale per i Minorenni, avvalendosi dei servizi socio-assistenziali territoriali.
Procedura per l'adozione:
Presentazione della domanda:
I coniugi devono presentare una dichiarazione di disponibilità all'adozione presso il Tribunale per i Minorenni competente per territorio, specificando se intendono adottare a livello nazionale, internazionale o entrambi.
Indagini preliminari:
Il Tribunale incarica i servizi sociali territoriali di svolgere un'indagine sulla coppia, coinvolgendo assistenti sociali e psicologi, per valutare le capacità genitoriali, la situazione economica e l'ambiente familiare. Al termine, viene redatta una relazione che sarà inoltrata al Tribunale.
Decreto di idoneità:
Sulla base della relazione dei servizi sociali, il Tribunale decide se rilasciare il decreto di idoneità all'adozione.
Adozione internazionale:
Entro un anno dal rilascio del decreto di idoneità, i coniugi devono conferire mandato a un Ente autorizzato per l'adozione internazionale, che si occuperà di tutte le procedure nel Paese estero prescelto.
Novità per le persone single:
A partire dal 20 marzo 2025, a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale, anche le persone single possono presentare domanda di adozione internazionale, previa valutazione della loro idoneità da parte del Tribunale per i Minorenni.
È fondamentale consultare fonti ufficiali o rivolgersi a professionisti specializzati per ottenere informazioni dettagliate e aggiornate, poiché la normativa in materia di adozione è soggetta a possibili modifiche.