NUOVA RICERCA SCIENTIFICA SUL VISSUTO NELL'ENDOMETRIOSI

sabato 1 febbraio 2025

Care amiche,
la ricerca scientifica non serve solo a migliorare la qualità della cura dell'endometriosi, ma anche a darci voce affinché della nostra sofferenza si sappia sempre di più, e se ne parli. Per questo la nostra partecipazione è fondamentale!
E' stata avviata una nuova ricerca online coordinata dalla Prof.ssa Federica Facchin (Dipartimento di Psicologia, Università Cattolica) e approvato dalla Commissione Etica per la Ricerca in Psicologia del Dipartimento di Psicologia dell'Università Cattolica.

"L’endometriosi e le parole per dirla: uno studio multimetodo"

Nonostante l’endometriosi sia una malattia con caratteristiche “oggettive” descritte dalla medicina, le persone che ne soffrono la vivono attraverso un’esperienza soggettiva, necessariamente declinata al singolare. Dare spazio alle loro parole diventa, quindi, fondamentale per comprendere meglio questa condizione. Spesso, chi ne soffre descrive la malattia e i sintomi associati utilizzando un linguaggio metaforico, ricco di immagini che evocano sentimenti e significati. Ad esempio, la scrittrice Tea Ranno, nel suo libro “Avevo un fuoco dentro. Storia di un dolore che non si può dire”, si riferisce spesso alla sua endometriosi come a un “cane” che la divora.
Questa ricerca si focalizza sullo studio delle parole utilizzate dalle persone per descrivere la propria esperienza di endometriosi e sulla loro relazione con la salute fisica e psicologica.
Se sei maggiorenne, hai ricevuto una diagnosi di endometriosi e desideri partecipare, puoi farlo in modo completamente anonimo cliccando sul link riportato qui sotto. La durata minima stimata per rispondere alle domande è 15 minuti, ma sarai tu a decidere quanto tempo dedicare alla ricerca.

Per iniziare il compilamento del quetionario, cliccare QUI